Mario De Micheli
Plattner è uno di quegli artisti che amano il "mutamento", che cioè hanno fatto del "mutamento" la base della propria poetica; la poetica dell'aggiornamento continuo sui moduli del gusto, sulle oscillazioni della moda. Plattner al contrario, cresce su se stesso, non per addizione di motivi e di scelte estemporanee, ma per assimilazione e trasformazione vitale, quindi con una cadenza creativa non certo sbrigativa o frettolosa. Questa è la garanzia che egli ci da', ma questa è anche la base su cui non può non muoversi un'indagine critica che intenda penetrare e capire i termini in cui si esprime la sua immaginazione plastica. La conoscenza critica dell'opera di Plattner non può di conseguenza articolarsi su di un ricambio incalzante di definizioni. LA natura di quest'opera è nella sua continuità di crescita e in tale continuità deve dunque agire l'operazione critica di conoscenza. Ogni quadro di Plattner infatti, è il risultato di un tenace, accanito, ininterrotto avanzamento verso il cuore di un nucleo poetico individuato fin dagli anni più giovani e rivelatosi di uno spessore inesauribile.

Mario De Micheli
1977
Karl Plattner (catalogo mostra castel Mareccio nel '77 Attesia editore)