Karl Plattner |
Di solito quando prendo un foglio di carta, traccio qualche segno senza un preciso scopo. La mano core sulla carta e fa dei segni che all'apparenza non significano niente. Lo stesso processo si ripete sulla tela col pennello e i colori. o ne emergano grandi superfici dipinte o tratti grafici con un pennello fine. E la tela lentamente si riempie di colori. Da questo labirinto si sviluppa a poco a poco qualcosa di organizzato, un certo ordine. è come un evento morfologico. Anche la materia del mondo s'è formata lentamente, grazie alla confluenza di elementi singoli o di processi chimici. Tutto ciò si ripete anche sulla tela sicché la materia evolva ad organismo. E quando questo sviluppo è giunto ad un certo stadio scopro l'oggetto. Tutti i miei quadri sono nati così. I miei buoni quadri sono quadri che nascono dalla memoria. sono impressioni interiormente elaborate e restituite dall'inconscio. Quel che devo attuare è un processo di intrinseca elaborazione. Non mi riesce di trasferire un ricordo direttamente su un quadro. Karl Plattner |